Migliorare il sito del Comune per innovare Firenze (3^ p.)

Gli sforzi della nuova Amministrazione dovrebbero essere indirizzati non solo all'aumento nella quantità delle informazioni prodotte dal Comune e rese disponibili sulle reti, quanto a rendere tali informazioni comprensibili e fruibili

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 ottobre 2009 15:01
Migliorare il sito del Comune per innovare Firenze (3^ p.)

di Nicola Novelli Se è indispensabile innovare la rappresentazione che Firenze da di sé on line, per farlo non si può non cominciare da un miglioramento grafico e funzionale del sito del Comune. Nelle puntate precedenti (pubblicate nei giorni scorsi) di questa riflessione sul più importante sito fiorentino abbiamo proposto il varo di un grande progetto comunale di rete wifi per tutti i cittadini e la ristrutturazione della stessa infrastruttura comunale on line.

Oggi ci occupiamo della possibile creazione di una Unità Operativa Web che faciliti l'accesso a tutti (alfabetizzati e non) ai contenuti della Rete civica. Una specifica U.O. web che faciliti l'accesso ai contenuti e al dibattito in Rete civica Il diritto all’interazione democratica deve portare le istituzioni ad aprirsi completamente non solo al controllo (vedi la legge sulla trasparenza degli atti amministrativi), ma anche al dialogo con i cittadini, ampliandone al massimo grado possibile la facoltà di partecipare alle decisioni.

Oggi la Rete Civica si limita ad assolvere genericamente al dovere di informazione sui servizi dell’Amministrazione. Dovrebbe invece essere trasformata in spazio d’interazione tra il Comune e il cittadino. Il sito offre servizi online, in modo da evitare pagamenti e code agli sportelli, ma dovrebbe anche consentire le opportunità previste dalle direttive di e-gov, cioè raggiungere verticalmente il cittadino di modo che possa essere informato ed esprimersi direttamente nei confronti dell’attività amministrativa. Strumento principe della possibilità dei cittadini di incidere sulle decisioni che riguardano la comunità è senz’altro l’istituto del referendum propositivo.

Lo Statuto prevede l’istituto del referendum consultivo, ma si può anche progettare una bacheca digitale in cui i cittadini possano segnalare proposte di loro interesse, formularle sotto lo schema del quesito, raccogliendo su di esse firme elettroniche certificate. Gli sforzi della nuova Amministrazione dovrebbero essere indirizzati non solo all'aumento nella quantità delle informazioni prodotte dal Comune e rese disponibili sulle reti, quanto a rendere tali informazioni comprensibili e fruibili.

Questo potrebbe essere realizzato costituendo una specifica unità operativa della Comunicazione Web, che affiancando URP, Direzione informatica e ufficio stampa, potrebbe occuparsi di tradurre in maniera bidirezionale la comunicazione tra cittadini (sopratutto quelli meno alfabetizzati ai contenuti on line) e l'Amministrazione. Un adeguato approccio statistico permetterebbe di rilevare le attese dei cittadini, registrarne il livello di soddisfazione sulle tematiche dell’amministrazione del Comune. Non è più pensabile una partecipazione di tipo tradizionale che non corrisponda alle attese dei cittadini.

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